Dal Commodore64 ad Arduino…in soli 30 anni!

Vi racconto una storia….la mia storia…probabilmente la storia di molti miei coetanei. Una storiella leggera, che racconto con un po di nostalgia. Una storiella che vi farà tornare indietro nel tempo a circa 20-30 anni fa.

Pronti? Via!

Metà anni Ottanta, scuole elementari…
…immagino la faccia dei negozianti quando sentivano la mia voce al telefono. Ho fatto decine di telefonate a tutti rivenditori di elettrodomestici della mia città per avere dei preventivi per un Commodore 64 ed un Floppy disk 1541.
Si perchè gli Home Computer erano venduti accanto a lavatrici e frigoriferi. Il COMPUTER non era più oggetto da uffici…ma iniziava a comparire nelle case. Si perchè le pubblicità dei tempi consigliavano l’acquisto di questi “aggeggi” garantendo voti più alti a scuola, aiuti nel calcolo delle spese familiari, istantanee acquisizioni delle competenze musicali….ma alla fine la maggior parte di noi li usavano per giocare a Microprose Soccer, Pole Position, PitFall…ecc ecc.

Il negoziante non capiva se fosse uno scherzo o no, e mi dava delle cifre approssimative…anche perchè molto spesso non sapeva nemmeno cosa fosse un floppy disk. La configurazione standard era Commodore 64 e Lettore di Cassette (il Datasette). Si andava in edicola, si comprava la cassettina con mille-milioni-di-giochi…e si giocava…all’infinito.

Dopo pianti, promozioni ed altri meriti guadagnati nel tempo arriva il famoso giorno in cui con mio padre … “andiamo a comprare il computer”. Dopo l’ennesima telefonata per prenotare l’acquisto, entriamo nel negozio e come da copione mi consegnano C64 e lettore di cassette! Noooooo, avevo chiesto il floppy!!!!! Il negoziante, alla mia richiesta non sa a chi guardare….a me “bambino di dieci anni” che fa domande incomprensibili o mio padre che ne sa meno di lui!

Ricordo che abbiamo girato un pomeriggio intero per trovare la configurazione scelta e un floppy disk contenente….dei giochi!

Torno a casa, non mangio, collego tutto sul “tavolo buono” del soggiorno, premo il tasto di accensione e mi trovo davanti a questa schermata…

C64_startup_animiert

Cursore lampeggiante e scritta READY.

Ready = Pronto!
Pronto a fare tutto quello che gli avessi chiesto (o quasi)!

Ma….dopo essermi passate tutte le idee da super-programmatore (che non ero e non sono) la sola cosa che sono riuscito a fare e’ stata :

LOAD”POLE POSITION”,8 ,1

I miei erano in stanza e la prima cosa che hanno visto era … un gioco di automobilismo. Quindi…il computer serve per GIOCARE!
Computer = Diavolo tentatore! Il bambino non studia!

Scarico l’emozione del momento, gioco un po…spengo…vado a letto.

Il giorno dopo guardando fiero il mio COMPUTER ma resto fisso su quel cursore lampeggiate….
Su Italia1 in quel periodo davano un telefilm chiamato “I ragazzi del computer” …dove c’era il protagonista che usava il computer per fare qualsiasi cosa…..immaginate cosa mi potesse passare per la testa!

Nella confezione era compreso anche il “Manuale d’uso” che, contrariamente a quanto succede ora, spiegava l’intero funzionamento del C64. Quando dico intero…intendo dal semplice contenuto del pacco alle singole allocazioni di memoria.

Iniziava con :
Siete ora l’orgoglioso proprietario del Commodore64, per cui vi facciamo le nostre più vive congratulazioni per aver acquistato uno dei migliori computer del mondo. La Commodore e’ nota come la società del computer amico ed essere amici significa fornire manuali di istruzione facile da leggere, da comprendere e da usare….

Un manuale vero e proprio. Provate a trovare qualcosa del genere su un qualsiasi computer presente ora sul mercato.
Iniziai a leggere  e capii che potevo fare molto altro.

Si cominciava con  il sempreverde …

10 Print”pippo”
20 goto 10
RUN

pippo
pippo

Chi di voi non lo ha scritto? Probabilmente il primo programma della vita!
Avevo il potere….io scrivevo il codice in Basic e lui eseguiva.
Ricordo che, dopo aver capito come eseguire le operazioni matematiche, ho preso il libro di geometria che usavo a scuola e ho fatto un programmino che riusciva a calcolare area o volume di tutte le forme geometriche presenti.
Forse veramente poteva aiutare a studiare??? 🙂

I miei parenti, essendo totalmente digiuni di tecnologia, iniziando a considerarmi un genio….un luminare…il prossimoEinstein.
Ogni giorno era una sfida….il cervello era sempre in funzione…
Nei film i computer si collegavano ad altri computer…..perchè il mio non lo faceva? Appresi l’esistenza del MODEM, più precisamente ADATTATORE TELEMATICO, che mi permetteva connessioni alla strabiliante velocità di 300baud.
Se i negozianti non conoscevano il floppy….figuratevi l’adattatore telematico! Tramite giornali del settore (Commodore Computer Club, Commodore Gazette) ne trovai uno usato. Portai la linea telefonica fino alla mia stanzetta….e installai il tutto.

Si…ma ora a chi mi collego?

Sempre su riviste del settore trovai il numero di telefono della Newel di Milano…tra i primi NEGOZIONI di informatica….chiamai…(immaginatevi sempre la mia voce a circa 10 anni) e mi diedero un numero di telefono…configurai il tutto…ehhh…BINGO!!! Ho fatto il mio primo collegamento in interurbana (ai tempi TELESELEZIONE) con Milano. Telefonate costose che portarono ad una bolletta salatissima … con conseguente cazziatone da parte dei miei. Non facevo nulla…sfogliavo listini….e leggevo news che non mi interessavano 🙂 …..ma non mi importava…ERO CONNESSO!

Sempre in quel periodo girava in TV il film WAR GAMES…..altro macinamento di cervello.

Passato un po di tempo ho scoperto che in città c’era un modem al quale era connesso un computer con un software che simulava un personaggio…ELOISA. Gli si faceva delle domande di carattere generale…e si avevano delle risposte. Vi lascio immaginare che risposte poteva dare un Pc a quei tempi….ma era un’altra scoperta.
Mi collegavo quando a casa non c’era nessuno…mi divertivo…e piano piano su quel computer istallarono altri programmi sempre più utili. Un bel giorno mi arriva a casa una lettera mandata dagli amministratori di quel sistema chiedendomi informazioni “sull’infrastruttura informatica usata” e sui progetti di scalabilità. Mi davano del Lei…Ing..Dott…MegaInv…Scienziat…non sapendo che ero un ragazzino connesso con un computerino dalla camera da letto.

Soddisfazioni 🙂

Le riviste del settore aumentavano…e di conseguenza anche gli smanettoni.

La sfida successiva era quella di utilizzare le porte presenti nella parte posteriore del C64. Con un semplice comando (Poke 56577) potevo comandare 8 pin (0 / +5v) presenti sulla USER PORT.

Il potere!! Potevo unire il mondo dell’informatica (quindi scrivere del codice) al mondo dell’elettronica (quindi controllare qualcosa).

Saldatore, una manciata di resistenze e un po di led…e si comincia. Poke 56577,1 e accendevo un led.
Immaginate con 8 led….
Prima sfida…fare l’effetto supercar…con i led che vanno da destra a sinistra 🙂
Seconda sfida … sostituire i led con dei relè…per comandare carichi molto più grossi.

Alla prima festicciola con gli amici…stereo, cassette ed io con il Commodore64 che gestivo BEN 8 lampade colorate! Tutto fatto in casa….tutto fatto sa solo….non so se leggendo riesco a trasmettervi il “come” mi sentissi in quel momento!

Un giorno arriva un amico con un programma…il SAM RECITER. Io scrivevo e il computer PARLAVAAA!!!
Mi spiego meglio…altro non era un interprete che mi dava un comando in più molto simile al PRINT…..il SAY.
Io scrivevo …

10 SAY “danilo”

Run

…e dall’altoparlante del televisore si udiva un DANILO (o meglio denielo) con un tono di voce mezza americana e mezza sintetizzata. Inserendo dei numeri tra le lettere si poteva affinare la cadenza e il tono….il divertimento continua!

Scherzi telefonici con la voce sintetizzata….Simulare conversazioni improbabili…..non bastavano 24 ore al giorno.

E tutto ciò…con solamente 38911 BYTES FREE. 38Kb di Ram!!! Il mio telefono ha 1 GB…mila e mila e mila bytes freeee!
Processore da 1Mhz…e grafica a 16 colori.
Non c’era internet…lo scambio di informazioni avveniva brevi mano 🙂 Edicole e negozietti erano il nostro centro di raccolta.
Nessuno si lamentava…la memoria era quella…e i programmatori si sforzavano per lavorare li dentro.

Passa qualche anno…
Altri pianti, altre preghiere … si passa al PC.
Processore 386, 4Mb di RAM, 250Mb di Hard disk, scheda grafica con 512Kb di ram che permetteva di vedere le immagini come se fossero foto….un mostro.
Primi optional da comprare….una stampante e il modem!

Quello che creavo potevo metterlo su carta…e potevo COLLEGARMI.
Ancora non c’e’ internet….ci si collegava alle BBS (Bulletin Board System) sparse in italia che a loro volta si collegavano tra loro con delle telefonate scadenziate per trasferire i dati. Io mi collegavo la sera (per pagare di meno) scaricavo/caricavo programmi, lasciavo messaggi nelle bacheche e (in soldoni) durante la notte questi dati facevano il giro della nazione. Velocità 14.400 Baud/s.

Essendo ancora in un mondo conosciuto da pochi….ci si divertiva…si sperimentava molto…e si cercava di fare tutto con quel po che c’era.

Piano piano le cose iniziarono ad andare sempre peggio. Prestazioni sempre maggiori, espandibilità totale…ma voglia di fare sempre più vicina allo zero.

Arrivano processori ultraveloci, memoria espandibile, dischi interni sempre più capienti….ma per fare cosa?
Mi sono ritrovato per anni a avere computer sempre all’avanguardia…usati solamente per controllare un paio di siti…gestire la posta….e modificare due foto con qualche programma di grafica. Monotonia allo stato puro.
Fateci caso anche voi!

Fortunatamente da qualche anno siamo tornati indietro 🙂 ….con Arduino…pochissima potenza…possibilità di connessione con il mondo esterno…programmazione semplice…tanto da sperimentate…tanto da inventare….

….ma questa e’ un’altra storia 🙂

22 thoughts on “Dal Commodore64 ad Arduino…in soli 30 anni!

  1. Danilo quanti ricordi mi hai fatto tornare in mente, abbiamo vissuto insieme tanti di quei bellissimi momenti. Ricordo come se fosse ieri quando hai collegato il.commodore a tutti quei led. Ma all’epoca eri davvero un genietto, come non ricordare.le luci che si accendeva no con un fischio o gli scherzi fatti a zia Anna.

  2. lacrimuccia da rimembranze … Mi fai tornare in mente anche il mitico “Primo Giovedini” !
    saluti.

  3. ehehe….storielle troppo simpatiche…ancora ricordo Dino Error…proprio una camicia con i Buffer 🙂

  4. Wahhhh. … quanti e quanti ricordi…. sembra quasi in un altra vita. … io l’ho rotto a forza di leggere e registrare le cassette… con il c64 ….. io ho avuto prima un 286 …. poi 386.. e ancora il 486….. che bello ero mosso da una voglia di fare incredibile …. e ora non so più che fine ha fatto. … mi sto anch’io avvicinando ad Arduino da buon elettronico che ne ha montati e stramontati circuiti dalle riviste di nuova elettronica. ..; (

  5. Che bello questo post… Sono capitato qui per caso ed ho iniziato a leggere… Più ho letto più mi sono ritrovato nei miei ricordi… Grazie

  6. Storiella in cui mi ci rivedo completamente. Io ho iniziato con il commodore16 a scuola, poi a casa di un amico smanettavamo con il suo commodore64. I miei genitori mi regalarono il mio primo computer a quasi 13 anni. Ma non era un commodore 64, bensi un’Amiga500+ appena uscito. Non avevano la ben che minima idea di cosa fosse e a che cosa servisse di preciso. All’epoca nessuno ce l’aveva e ho imparato da esso moltissime cose. E’ vero, i manuali erano veramente MANUALI. Ho ancora tutto in garage, comprese le riviste che custodisco con gelosia. Ogni tanto ci ripenso e mi prendo in mano quelle riviste, sfogliandole un poco.E ad essere sincero, ancora mi emoziono. Veramente altri tempi.

  7. Ciao e complimenti per questo articolo.
    Ho solo 27 anni ma alla tenera età di 3 anni mi fu regalato un commodore 64 da mio fratello (ha 13 anni più di me) che ho tenuto come computer principale (con stampante mps 803 regalatami da un amico di mio padre), insieme ad un neo-geo per svago fino al 1999 , quando per la prima comunione mi regalarono il primo “vero” pc : un celeron a 333mhz con 32 mb di ram , 1.97 gb di hard disk e una matrox g100 con windows 98 (roba che adesso tra un pò non ci mandi nemmeno una lavatrice :D)
    Le prime modifiche furono : aumentare ram a 128, hard disk da 20 gb e scheda video nvidia blaster e qualcosa (anche se sbavavo per le 3dfx).
    Devo ringraziare il c64 per la passione che mi ha fatto venire verso l’informatica, anche grazie a mio padre che è sempre uno smanettone in elettronica/informatica e digitavamo i listati insieme delle riviste e dei manuali vari.
    Tra gli hobby riparo e configuro i pc anche se lavoro nel settore della ristorazione, ma un giorno diventerà il mio lavoro principale.

  8. Gli articoli “tecnici” , ed i Tuoi “esperimenti” sono illustrati con chiarezza, e veramente utili, e stimolanti.
    Ma questo post mi ha fatto fare un tuffo nel passato, che parzialmente avevo rimosso (pellegrinaggio attraverso tutti i negozi di elettrodomestici per trovare il mitico C64). Grazie
    Ti sono grato per aver condiviso un tuo ricordo che ha risvegliato i miei.
    Sembra paradossale ma assomiglia molto alla mia storia.
    Potremmo intitolarla “dal C64 ad arduino”….
    Grazie ancora.

  9. Danilo grazie a questo articolo mi sono tornati tanti di quei ricordi che mi hai rallegrato la serata!
    Non so voi ma io nel 1997 ho iniziato ad usare Linux (già stufo di Windows) sono partito con Slackware se non ricordo male la versione 3.2, mi ricordo che compilavo il kernel e configuravo tutto a misura del mio computer, scaricare l’ultimo kernel era una vera sfida, col 14.400 ci mettevo più di 12 ore, quando la connessione non cadeva!!!!, e poi ogni programma te lo dovevi compilare, make config, leggere che non ci fossero errori, se non funzionava dovevo modificare il makefile, poi make e make install!!! momenti di tensione ad aspettare che finisse la compilazione!!!! che momenti, stavo sveglio fino alle 4 del mattino!!!!! e come raccontavi il cervello a mile!!!! adesso i ragazzi hanno a mano una potenza di calcolo che per noi in quel periodo sapeva di fantascienza!! e per fare cosa???

  10. Caro Daniel, tutta la potenza di calcolo di ora serve per gestire la pubblicità sempre presente nelle pagine web….e per facebook 🙂
    Gioventù bruciata 🙂

  11. Wooooooww che onore 🙂 cosa ti é rimasto dei bei tempi?? Hai documentazione per fare un revival ???

  12. Non ci posso, credere, ricorda molto la mia stessa storia, ma ne ho lette molte altre e si assomigliano un pò tutte, evidentemente quel meraviglioso periodo storico ha formato una parte della nostra generazione.
    Dal punto di vista informatico possiamo dire “si stava meglio quando si stava peggio” per scimmiottare un pò una nota canzone.
    L’unica differenza del tuo racconto, e che io (sarò più vecchietto) ho cominciato a smanettare con i PET, ma il mio primo computer acquistato con i miei risparmi fu un Commodore VIC20, passai poi al C16 e C64, a tua differenza però prima di passare ad un PC sono rimasto in casa Commodore e mi sono fatto praticamente quasi tutti i modelli degli irraggiungibili AMIGA, che lasciai a malincuore solo 3/4 anni dopo del definitivo fallimento Commodore 🙁

    Da meno di un mese ho riesumato molti Commodore guasti gelosamente custoditi in un vecchissimo baule in legno fradicio e mentre le riparo e restauro ne faccio dei video che ho iniziato a pubblicare su YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCjyq8nYB-N2UjucWNq8uxHQ).

    Che ricordi…

    Arduino

  13. Hai ragione, oggi fare cose col PC è talmente facile che non c’è più emozione a farle, anche io ho iniziato con il c64 + floppy drive e dopo un 386sx con 4 mega di RAM e hdd da 40 mega…. Adesso per divertirmi sto costruendo un sbc188, in computer single board con CPU 80188 e 1 mega di RAM che si comanda con una console seriale e su cui si può installare il dos e altri sistemi per PC XT… Solo per rivivere qualche emozione del passato.. mi divertirò a programmarlo un po’

  14. Ciao Danilo ma che tuffo al cuore… mi riporti ragazzino…
    Leggo il tuo articolo e mi ci ritrovo, solo con 3 o 4 anni in più….
    Io ero un fedele di zio Clive…. ricordo che volevo comprare lo ZX80, avevo messo da parte tutto quello che potevo ma c’era già lo ZX81 e mia mamma mi regalò la parte mancante per prendere lo ZX81…. dire che ero al settimo cielo era poco… poi lo Spectrum….
    E la Newel…. quante volte sono andato in via Mac Mahon…. nel seminterrato… quante cassette prese… quanti ricordi…
    Un saluto a Tony Ciampitti che ho visto nei commenti…
    Bellissimo…. quanti bei ricordi
    Buona giornata a tutti

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