Cassa amplificata a costo zero!

Tra le mie passioni, non elencate, c’e’ il cibo…e il mangiare in compagnia!
Un paio di amici … una griglia…un po di musica…e la giornata e’ fatta! Per la griglia ci siamo….amici…ne abbiamo tanti…manca la musica!

Fino a qualche anno fa mi organizzavo con computer portatili di recupero, amplificatore preso a casa e le casse…..un cofano di automobile occupato solo per la musica!
Non va bene! Col passare del tempo mi sono “aggiornato” e un iPod e un semplice kit 2+1 comprato al centro commerciale riempivano una busta sempre presente in queste giornate.

Il problema sta ne fatto che questi kit hanno una resistenza pari a zero e hanno circuiteria supercinese che non tiene il passo delle nostre mangiate 🙂

Mi spiego meglio…un 2+1 costa in media dai 15 ai 30 euro…..appena acceso va benissimo….ma se lo si fa “suonare” a volume medio per un po di tempo inizia a cedere! Si sfonda il sub….si brucia l’alimentatore….salta il finale….e chi più ne ha più ne metta 🙂

Sulla confezione si parla di almeno 20watt…ma poi vedendo il circuito si capisce che tutta la potenza e’ data da un finalino integrato senza nemmeno il dissipatore…..alimentato da un trasformatorino da massimo 10 watt.

Al terzo impianto bruciato ho deciso di scendere in garage e accendere il saldatore!

Apro le varie cassettiere e trovo dei finali della serie TDA….precisamente il 1519A. Finale super semplice che era largamente usato nelle autoradio. Un solo finale per avere 10+10watt in modalità stereo….22watt in modalità bridge. Non deve essere per forza il 1519….ce ne sono molti modelli simili con diverse potenze.

Ecco lo schema del datasheet in modalità bridge

Rovisto ancora un po e trovo un altoparlante JBL con qualche annetto sulle spalle e un bel 160watt scritto sopra….saranno un po ottimistici ma denotano tanta voglia di suonare. Un colpetto di aria compressa e torna nuovo.

Prendo la macchina … mi reco nel centro fai da te vicino casa e compro del legno MDF da 19mm con il quale realizzo una cassa da 30cm x 22 cm. Le misure non sono calcolate….sono andato a occhio!

Inizio a tagliare e realizzo il telaio

Il circuito del datasheet viene realizzato con i quattro componenti necessari reperibili in qualsiasi cassettiera da “sperimentatore” e viene saldato il tutto su una basetta millefori.
L’alimentazione e’ affidata da un trasformatore sempre di recupero che riesce a tirare fuori 12volt a circa 2 ampere. Un ponte a diodi e un condensatore di filtraggio. Tutto montato in aria!

Un piccolo pannellino posteriore per passare i fili e montare un potenziometro per la regolazione del volume.

FINE….

Non controllo nemmeno se i collegamenti sono fatti per bene…..e’ tanto semplice che do direttamente tensione e controllo se esce fumo da qualche parte 🙂 Niente fumo! tutto ok!

Attacco il mio iPod e inizio a dare volume!

Musica classica…rock…pop…house…..UNA BOMBA!

Non vi aspettate suono da audiofili incalliti….ma della buona musica per passare una giornata spensierata!

Ecco un po di foto

Dimenticavo di fare le scuse per la “semplicità e la rusticità” dell’intera costruzione … ma il tutto deve essere più funzionale che bello!

I finali della serie TDA sono famosi per la loro robustezza e semplicità di utilizzo….digeriscono qualsiasi ingresso audio e qualsiasi alimentazione compresa tra i 6 e i 18volt…

Buon Lavoroooo 🙂