Site icon Danilo Larizza

Far resuscitare un Apple IIe…The Story

Conoscete questi due signori? Nel caso siate tra le due/tre persone al mondo che non sanno chi siano…ve lo dico io….sono Steve Jobs e Steve Wozniak…fondatori della Apple!
Apple … avete presente? Il telefonino che avete in tasca? Quello con la mela??? Lasciamo perdere…
Almeno date un’occhiata al computer sul quale stanno lavorando e memorizzatelo….così posso iniziare la storia 🙂

Il ritrovamento…

Un giorno scendo in un garage per cercare la cappelliera di un’auto che dovevo vendere…..tra sedie, tavoli, cassettiere e vecchi mobili….vedo dei cavi colorati. Sposto un po di mobili e cosa trovo? Un APPLE IIe…

Apple IIe – Il ritrovamento

Immobile…guardo e riguardo e non posso credere che sia lui…che lo abbiano trattato così! Mi avvicino lo prendo e mi rendo conto che a prima vista è in condizioni pessime. Nei vari traslochi lo hanno spostato con i floppy disk attaccati! Chiedo se posso portami via il “vecchio computer” e in 3 secondi è già nel cofano della macchina. Da questo momento la mia vita matrimoniale ha rischiato di andare a rotoli 🙂

In garage…

Ripongo il tutto nel mio tavolo degli “esperimenti” e inizio a analizzare i danni…. Si tratta di un Apple IIe con 2 lettori Disk II e all’interno scheda di espansione da 64k, scheda seriale Super Serial Card II e controller per i floppy disk. Lo apro e mi rendo conto che le condizioni sono peggiori di quanto pensassi. Sicuramente sarà entrata acqua….se non fango. Smonto tutto … fotografo…e provo una prima accensione!

Nebbia in Val Padana…

Non ho avuto nemmeno il tempo di trovare l’interruttore di accensione….appena ho messo la spina di alimentazione….si sviluppa un cortina di fumo fitta come la nebbia. Nella mia mente…già vedevo il computer nella spazzatura. Senza farmi prendere dal panico…controllo e vedo che il danno (il primo) si limita all’alimentatore. La puzza era la solita…condensatori. Smonto e tiro un sospiro di sollievo….sono i condensatori di filtraggio presenti sulla 220volt. Dopo una breve documentazione online…scopro che e’ un danno comunissimo. Sono dei condensatori di marca RIFA che dopo un po di inattività decidono di saltare! Fortunatamente sono in ingresso e quindi a parte il fumo…non fanno danni. Cerco nelle mie cassettiere ricche di componenti…e li sostituisco con dei modelli odierni.

Inizia la conta dei danni…

Ricollego il tutto…attendo un paio di secondi…niente fumo….sposto l’interruttore su ON….nulla di fatto! Non da segni di vita! Non sapendo da dove iniziare per prima…parto da basso…mi documento!
Online si trova l’infinito…se una persona che distingue un saldatore da una sedia volesse costruirsi da zero un computer Apple (dei bei tempi) sarebbe in grado di farlo 🙂
Si trova dagli schemi, alle immagini delle ROM, ai manuali con tutto il troubleshooting. Tutto in inglese naturalmente. Se invece non masticate l’inglese…potrete trovare la salvezza in un gruppo Usenet tutto italiano it.comp.retrocomputing. 

Inizio a fare qualche domanda qua e la e metto in pratica i primi consigli.

Per lavorare meglio smonto il computer e inizio a controllare meglio la scheda madre.

E’ quasi appicciciosa quindi mi appresto come prima cosa a pulire il tutto. Trielina e WD40 mi hanno sempre salvato in queste occasioni e con un po di pazienza la scheda torna di un colorito simile a quando e’ stata prodotta. I segni di ruggine sono evidenti e anche i piedini degli integrati sono proprio messi male.

Integrati arrugginiti

Wd40, carta vetrata finissima, spugna abrasiva e tanta tanta tanta delicatezza e i piedini di tutti gli integrati sono stati puliti. Il wd40 e’ stato usato anche dentro gli zoccoli degli integrati per pulire e sciogliere eventuali ossidazioni. Asciugo, rimonto e premo ON….nulla di fatto…lo schermo resta nero e non si sente nessun beep!

Seguo i manuali e provo a sostituire qualche 74LSxx presente sulla scheda…ma il problema sembra più grosso. Decido di ricominciare da zero e inizio a controllare a tappeto tutti i componenti “controllabili”. La scheda madre e’ tappezzata di condensatori…elettrolitici e non. Controllo prima gli elettrolitici e ne trovo 1 rovinato…li dissaldo e li sostituisco tutti (una decina)….lavoretto semplice semplice! Passo poi ai condensatori in vetro presenti…saranno stati 50 o 60…ne controllo un paio…e su 10 … 3 erano in corto o presentavano una resistenza strana!

Condensatori in vetro

Dovendo, a questo punto, controllarli tutti….passo dal mio negozio di fiducia e li compro. Nel momento in cui dissaldo un piedino per controllare il condensatore…dissaldo anche il secondo e lo sostituisco. Faccio prima no??? Inutile dire che ho acquisito competenze di dissaldatura in merito superiori alla norma 🙂

Rimonto, pulisco…ON….niente….più morto che mai!

Inizio a testare qualcosa di più serio con i potenti mezzi del mio laboratorio…CPU e RAM.
Mi vengono in aiuto due cari amici … il Commodore 64 e il Commodore Vic-20 🙂

E si … con il 64 posso testare la RAM….con il Vic20…posso testare la CPU visto che e’ la stessa.
Stacco i componenti sull’Apple…li monto sui commodore e l’esisto e’ positivo! Processore e ram sono funzionanti!

Prendo il programmatore pickit2 (che mi fa anche da sonda logica), i manuali ….e passo al troubleshooting

Di serio restano delle rom (che volendo si possono ricreare) e dei Chip Custom Apple che non e’ facile testare. Seguo i manuali, faccio un paio di prove e dai risultati sembrerebbe che gli integrati chiamati MMU e IOU sono fuori uso.

Sopra ci sono stampate 2 parole chiavi….Apple e 1982….il che mi fa capire che se vado nel mio negozio di elettronica di fiducia…difficilmente li potrei trovare 🙂 Sono rovinato….tanto lavoro per nulla!

L’unica soluzione sarebbe trovare un’altra scheda madre…o trovare un appassionato come me che abbia qualche integrato in garage.

Giorgio….

Tra le tante persone che mi hanno dato consigli su it.comp.retrocomputing ho scambiato un certo numero di email (100…cento….CENTO) con Giorgio Morocutti. Ad oggi posso affermare che se il progetto di restauro e’ stato portato a termine devo gran parte del merito a lui.
Nei suoi post in firma dopo il suo nome compare il motto “Apple II and Apple III forever !!!” …penso ne capisca qualcosa 🙂
Dopo un paio di email in privato e qualche consiglio mi rendo conto che ne sa veramente tanto…un vero appassionato!

Concordo quindi di spedirgli la scheda madre in modo da provare i componenti sospetti malfunzionanti con componenti funzionanti in suo possesso.

Passa qualche giorno e poi mi arriva una breve email con queste due foto

il testo era questo :

Ecco la tua macchina in funzione.
Ciao
Giorgio

 

Resoconto dei danni….MMU, IOU, 2 Rom e 2 banchi di memoria….non sarei mai riuscito a testare il tutto in garage…

Passa poco tempo e la scheda madre ritorna nel mio laboratorio funzionante.
Chiudiamo il paragrafo Giorgio qui….ma ci ritorniamo 🙂 i guai non sono finiti!

Grandi pulizie…

Come la scheda madre anche il resto del computer era sudicio. Il case era appiccicoso e la tastiera era sporca e mal funzionante.
Inizio con lo smontare tutti i tasti, pulire il circuito con WD40 e mettere i tasti in ammollo con una soluzione di acqua calda e detersivo per i piatti. Dopo un giorno risciacquo, asciugo e rimonto il tutto …

In maniera un pò più aggressiva provvedo alla pulizia del coperchio in plastica e della base in metallo…qui il lavoro è stato molto più duro e nonostante tutto un po di macchie sono rimaste nella parte in metallo.

Detersivo per i piatti e olio di gomito anche per il logo Apple

Pulizia logo Apple IIe

Accendiamo???

Come ultimo componente…monto la scheda madre…collego il tutto e premo ON.

Questa volta sento un bel BEEP e sullo schermo compare la scritta Apple ][ .

Sono euforico….inizio a premere tasti a casaccio….ma mi rendo conto che i problemi non sono finiti! 🙁

Alcuni tasti (10) della tastiera non funzionano! Smonto tutto e inizio a capire quale fosse il problema. Pensavo fosse una pista del circuito della tastiera e invece sono proprio i singoli tasti a non funzionare. Anche questi non si trovano da nessuna parte se non da amatori o fuori dall’italia…

Accendo la stazione saldante e tolgo i tasti non funzionanti…questa volta il WD40 dall’esterno non mi aiuta. Si passa quindi alla vivisezione del pulsante. Facendo attenzione a non rompere la plastica con un semplice cacciavite piatto si riesce a disassemblare e capire cosa non va. Una volta aperti mi rendo conto che più complicati non potevano essere…e la tentazione di svuotarli e mettere dentro un comune pulsante e’ forte! Ma deve restare tutto originale e quindi devono essere riparati! Fortunatamente 8 su 10 tornano a vivere dopo un’accurata pulizia…ma per gli altri 2 non c’e’ nulla da fare! A questo punto sacrifico 2 tasti poco usati della tastiera e riparo tutti quelli di uso comune.

Ecco che torna in ballo Giorgio….ennesima email….”hai dei tasti in più tra i tuoi pezzi di ricambio” e vengo salvato per l’ennesima volta….mentre scrivo queste parole….i tasti sono in viaggio verso casa mia.

Bene…passiamo ora alle schede interne e ai floppy disk.

Si sente questo suono???

Stacco tutti i componenti ossidati sia dal controller che dai floppy disk e come per la scheda madre pulisco i piedini dalla ruggine. Nella pulizia il controller del motore passo passo (ULN 2003) di uno dei due floppy perde un paio di piedini e quindi va sostituito.
Incrocio le dita monto il tutto e accendo…i led dei floppy si accendono ma il comportamento e’ un po strano!

A chi chiedo consiglio??? Inutile dirlo 🙂

Giorgio mi dice che in questi floppy e’ frequente il fenomeno di “incollaggio del carrello” e mi manda anche il file con l’audio che dovrei sentire all’avvio del computer.

Disk ][ startup

Praticamente il carrello con la testina di lettura del floppy disk scorre su due alberini di metallo che con il tempo si ossidano/arrugginiscono e non permettono il corretto funzionamento della testina. Facendo molta attenzione a non disallineare nulla si deve smontare…scrostare…pulire….asciugare…rimontare 🙂

Mai usare olio o grasso…con il tempo accumulerebbe polveri che incollerebbero di nuovo la testina.

Rimonto accendo e TàTàTàTàTàTà….i floppy sembrano funzionare perfettamente! Sembrano…perchè non avendo floppy disk non ho come provarli.

ADTpro la salvezza…o quasi (prima parte)

Alcuni geni, premi nobel mancati ingiustamente, hanno scritto un software che permette di far fare il boot a vecchie macchine di casa Apple anche senza avere nessun supporto di massa. Con lo stesso software e’ possibile trasferire immagini di dischi presenti online su veri e propri floppy disk e quindi ricreare in casa la vostra libreria informatica. Il sito di riferimento e’ http://adtpro.sourceforge.net/ .

Mi spiego meglio…con l’ausilio di un computer odierno (Windows, MacOS o Linux) e’ possibile trasferire dati via seriale o via audio/cassette (magia delle magie) al nostro Apple. Il tutto senza nessun software aggiuntivo lato Apple!

Bene…tra le schede ho una Super Serial Card II … uso la via seriale!

Se non fosse che…. non funziona 🙁

SuperSerialCard…la rinascita

Anche con questa scheda…stesso trattamento di tutta l’elettronica…pulizia accurata e montaggio! Però anche qui c’e’ qualcosa che non va. Digitando IN#numero_slot_seriale e poi CTRL-A oppure CTRL-I dovrebbe rispondere la seriale con una scritta APPLE SSC: .

Da me…la scritta SSC non compariva….ma in compenso lo schermo si arricchiva di caratteri e simboli strani! A peggiorare la situazione noto che la Eprom presente sulla seriale scalda come un forno. C’e’ qualcosa che non va..

Come al solito il gruppo usenet mi viene in aiuto e con qualche ricerca riesco a trovare l’immagine della eprom e una tecnica (spiegata in questo articolo) per poter mettere il codice di una Eprom 2716 in una 2732…(in laboratorio avevo solo queste).

Programmatore cinese alla mano e in pochi minuti ho una eprom fiammante da montare sulla seriale. Rimonto il tutto e provo la combinazione di tasti eeee……TA DAHHH!

APPLE SSC: …la scheda risponde!

ADTpro la salvezza…(seconda parte)

Con la seriale funzionante….riproviamo ad usare ADTPro…
Avevo provato a seguire la via del trasferimento dati via cavetti audio….ma ma non ha funzionato molto bene. Riuscivo a portare a termine trasferimenti di piccoli file…ma quando si iniziava a fare sul serio…a metà trasferimento il sistema si arrestava. Meglio riprovare con la seriale.

Ci si deve costruire un cavo null-modem 9-25. O se non si ha manualità con il saldatore va benissimo quello che si usava tempo fa con i modem esterni. Volendolo costruire e’ molto semplice … online si trovano tutte le connessioni. Si riduce il tutto a 3 fili. Lavoro da 10 minuti.

Collego il tutto…installo il programma sul pc (che richiede anche JAVA) e seguo le istruzioni a video. Parto con qualcosa di semplice e faccio fare il boot dell’apple con il PRODOS….tutto ok! Già mi potrei ritenere soddisfatto…

Devo però provare i floppy e quindi collego tutto e inizio il trasferimento di ADTpro via seriale. Attendo 2 minuti e compare il menù sull’Apple…

Con ADT possiamo anche formattare i floppy disk e quindi incrociando le dita prendo un floppy disk (ex Commodore64) e lo inserisco. Premo FORMAT….e tutto va per il verso giusto!!
Passiamo allo step successivo…creiamo qualche floppy disk! Su internet si trovano molti siti con le immagini dei dischi in formato .DSK. Basta scaricarli e metterli nella cartelletta DISKS di ADTpro. Pochi minuti …. tante R(ead) e tante W(rite) che compaiono sullo schermo e il disco e’ pronto!

Dopo un paio di prove….andiamo alla pratica…giochiamo a Commando! 🙂

 

Commando su Apple IIe

The End

Restauro finito…mancano 2 tasti

Mentre scrivo queste ultime parole aspetto il pacco “in consegna” con gli ultimi 2 tasti mancanti alla tastiera dell’apple IIe. Più che un restauro e’ stata una rinascita…una resurrezione…di un computer creato da quei due signori che avete visto in foto a inizio articolo. Un’avventura che mi ha appassionato come non mai (ho altri computer da recuperare fermi in laboratorio da mesi). Una volta finito il tutto mi e’ venuta voglia di smontare tutto e ricominciare da zero 🙂
Forse … dopo l’estate …mi dedicherò alla costruzione di una Replica dell’ Apple I….forse….mah…boh…

Ah…dimenticato la parte più divertente….

Programmino Basic

Dopo aver passato anni d’infanzia a programmare con il Commodore 64 … sfoggio la mia alta esperienza con l’Apple. Ho perso 1 giorno intero per far funzionare questo programmino di ben 3 righe! Non voleva sapere di funzionare….nonostante la sintassi giusta!

Alla fine scopro che l’AppleBasic non accetta la scrittura del programma in minuscolo!! hhhihi

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